Il 25 novembre si celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Qualche anno fa, proprio in questo giorno, mi trovavo a Barcellona e ho scoperto che là si celebra la giornata contro le violenze di genere
Già sento le obiezioni: “ecco, sempre a spostare l’attenzione verso qualcos’altro, si parla di donne e si sminuisce la cosa dicendo che non è abbastanza”
Nella mia vita non ho mai alzato un dito contro una donna
È invece capitato il contrario, e quando, a bocce ferme, abbiamo parlato della cosa, la sua risposta è stata “Eh, ma me le hai cavate di mano”
Altro giro di obiezioni: “aridaje, prima allarghi il contesto, ora lo restringi su di te, ribaltando addirittura il punto di vista”
Il mio non è benaltrismo
Io non sono come quelli di VOX (ultradestra spagnola) che si oppongono a una legge contro la violenza sulle donne adducendo il fatto che ci sono donne che menano i propri mariti o, nel caso di coppie lesbiche, le proprie compagne e che quindi una legge in tal senso sarebbe riduttiva della complessità della realtà
Il fatto è che io ragiono in termini di persone
Per me non ci sono uomini-donne, così come non ci sono residenti-immigrati, bianchi-neri, cristiani-musulmani
Per me ci sono solo persone, esseri umani esattamente come me
E chi va contro il suo simile, si deve prendere le proprie responsabilità, senza imputarle a un gruppo o nascondendosi dietro la categoria a cui formalmente appartiene
La mia è una condanna della violenza a 360°, che va combattuta sempre, e se ci sono gruppi o categorie dove questa è maggiormente presente, va combattuta a maggior ragione
Per cui oggi, come ogni altro giorno, si combatte la violenza sulle donne
