Discutendo con un’amica su cosa sia ciò che ci dà una direzione, viene fuori la domanda “Ma qual è la tua passione vera, cioè, per cosa vivi? Perché io, tipo, è la chitarra, e tu?”
Me lo sto chiedendo spesso
Vivo per crescere, per arricchirmi, per esprimere il mio potenziale, per mescolarmi con gli altri e uscirne migliore, per imparare cose nuove, per aver cura degli altri
Dovrei viaggiare di più…
Probabilmente sono un nomade che, per costrutto familiare, ha messo radici e sta sempre nella stessa città, con la stessa donna da 18 anni
Che però ha imparato anche a cercare la novità dentro le stesse 4 mura, che ha la fortuna di stare con una persona che cambia idea dalla sera alla mattina almeno 5 volte, così diversa da me ma così simile
Da un po’ di anni mi sono avvicinato al Buddismo Zen, senza abbracciarlo formalmente
Una volta a settimana vado nel dojo, mi siedo davanti a un muro e sto lì
È un gesto sacro, senza un fine preciso
E poi col tempo impari che tutta la vita è un gesto sacro
Qualcosa viene meglio (il cucinare per gli altri, cristallizzare delle idee in una sequenza di codici macchina), qualcosa peggio
Qui ed ora
Va bene avere una direzione, ma a guardare troppo avanti ti fa male il collo