In Spagna c’è questa cantate, Rosalía, una venticinquenne originaria di un paesino vicino a Barcellona, che sta avendo un successo immenso
Spazia dal flamenco alla trap, passando per la rumba catalana
Normalmente canta in spagnolo, ma di recente ha pubblicato il suo primo pezzo in catalano, “milionària”

Questa mattina mi capita sotto gli occhi questo pezzo de il Giornale, è con grande meraviglia penso che finalmente la stampa italiana si è accorta di lei
Poi vado a leggere il contenuto e mi cadono le braccia; è talmente pieno di errori che è evidente che si tratta del classico pezzo “a tema” del giornalismo italiano
Nell’ordine:
- nessuno, se non forse qualche fanatico in un suo tweet, ha chiesto di mettere all’indice Rosalia
- il fuet è un salume catalano, che senso ha vietarlo in Catalogna?
- i due album di Rosalia sono in spagnolo, “Milionària” è il primo pezzo che pubblica in catalano (in passato aveva cantato in catalano come ospite nei pezzi di altri musicisti)
- i termini contestati sono “cumpleanys” invece del catalano “aniversari” e “botelles” invece di “ampolles”, due evidenti castiglianismi (cumpleaños e botellas) comunque diffusi nel catalano parlato
- “f*cking money man” e’ il “doppio” che contiene “Milionària” e “Dio$ no$ libre del dinero”
L’unica cosa vera del pezzo è l’autogol che diversi catalanisti hanno fatto nel contestare una ragazza che da sola ha fatto più di tutti per la diffusione del catalano al di fuori dei confini regionali, come testimonia la calorosa accoglienza che ha ricevuto a Madrid quando ha eseguito il suo pezzo in catalano al festival Mad Cool
Fra l’altro, i due termini contestati erano scritti in corsivo nel testo della canzone, quindi era perfettamente cosciente di ciò che stava facendo, anzi, probabilmente ha innescato ad arte la polemica, da ottima showgirl che è
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